In questa recensione ci occuperemo della macchina per cucire Singer 1409 Promise. Non ci limiteremo solo a verificarne le capacità nel cucito, ma la analizzeremo nel suo complesso, con opinioni sul design, i materiali utilizzati il suo assemblaggio, ma soprattutto funzioni e caratteristiche. Cercheremo di capire verso quale target questa macchina da cucire si indirizza e tramite una serie di test, con tessuti di ogni tipo, cercheremo fin dove possa arrivare la Singer 1409 Promise. Al termine della nostra recensione potrai leggere il nostro giudizio finale, che ti fornirà chiare indicazioni riguardanti le potenzialità.
La Singer 1409 Promise ha suscitato in noi sentimenti contrastanti dopo averla ampiamente analizzata. È una macchina per cucire abbastanza basilare, adatta particolarmente ad un pubblico principiante, che si affaccia per le prima volta nel mondo del cucito, vuole affidarsi ad un marchio noto, ma non vuole spendere cifre esorbitanti. La Singer 1409 Promise ha un’aspetto da macchina da cucire molto tradizionale, con pochi e semplici comandi. Si pensa quindi che sia anche facile da utilizzare, dato che la fascia di prezzo la colloca tra le Entry Level.
Com’è fatta?
Nella parte anteriore possiamo vedere dalle foto due grosse manopole che servono a selezionare le funzioni di cui la macchina è dotata. I punti disponibili sono soltanto 9, appena abbastanza per avere il minimo necessario per iniziare. L’altra manopola, come al solito, serve a regolare larghezza ed ampiezza del punto. Sotto troviamo anche il pulsante per la “marcia indietro”, ovvero quello che serve a tornare indietro con il capo, per passare magari su una zona più volte o ripetere un punto che è saltato. La macchina come vedi è essenziale, non presenta particolari difficoltà di apprendimento, è fornita di un libretto di istruzioni abbastanza chiaro e di facile lettura e inoltre non possiede cose troppo tecnologiche come pulsanti vari o display LCD, che in alcuni casi spaventano le cucitrici principianti.
Questa Singer 1409 Promise possiede tutte quelle caratteristiche che ci si aspetterebbe da una macchina da cucire di questo tipo, quindi 9 tipi di punti (6 utili, 2 decorativi e un’asola a 4 vie), la possibilità del doppio ago, per le cuciture più resistenti, il braccio libero per cucire senza difficoltà orli dei pantaloni, colletti e manici di camicia, lunghezza e larghezza del punto variabile, il pulsante per andare avanti e indietro, la regolazione di tensione del filo manuale, la bobina a carica frontale, un piedino regolabile in altezza, un tagliafilo incorporato per evitare l’uso di forbicine e un piccolo compartimento a scomparsa per gli accessori.
Problemi di design
L’avvolgimento della bobina nella Singer 1409 Promise è molto semplice, come illustrato nel chiaro libretto delle istruzioni. Una volta caricata la bobina, è necessario rimuovere il compartimento accessori per avere accesso al case della bobina. La mia opinione è che questo è un problema di design, in quanto questo in una macchina da cucire professionale non accade. In pratica per sostituire il filo bisogna ogni volta togliere il compartimento accessori, non proprio il massimo. Cucire con la Singer 1409 Promise fa tornare alla mente vecchi ricordi. Una macchina da cucire ancora completamente meccanizzata e che ti da ciò che promette di dare, niente di più.
Per meno di 100 euro ci si deve pur accontentare, anche dei materiali che la rivestono, certo non un esempio di solidità estrema. Una macchina da cucire, che anche durante le nostre prove si è rivelata abbastanza basica. Non è una questione di non essere soddisfatti, ma ci sentiamo di consigliarla soltanto a chi non ha mai utilizzato una macchina per cucire prima e che si accontenta di cominciare dal basso, molto in basso.